Decisione e azione
OBIETTIVI
1. Prendere la decisione finale.
2. Intraprendere alcune azioni.
3. Valutare il processo in corso.
IDEE PRINCIPALI
Il gruppo discernente ha preparato una proposta di decisione. Se ha lavorat0 bene, il frutto non è solo una risposta ad una determinata questione, ma anche uno stato di indifferenza, cioè l’apertura alla volontà di Dio e la capacità di accettare diverse opzioni buone, poiché il discernimento in genere consiste nell’operare una scelta tra diverse opzioni buone. Ora è giunto il momento per l'autorità competente di prendere la decisione finale. Questa persona deve tener conto di tutto il processo che ha avuto luogo, ma deve anche sentirsi libera riguardo alla decisione finale. Ha la responsabilità di interpretare la volontà di Dio emersa nel processo che il gruppo discernente ha attraversato. Chi decide deve spiegare bene i motivi per cui prende una determinata decisione e deve comunicarli in maniera adeguata.
L'attuazione è un momento molto importante. Il leader, insieme al suo team, deve decidere quali azioni daranno corpo alla decisione presa e deve iniziare al più presto ad attuarle. Il discernimento richiede tempo per riflettere, è un momento di prudenza e di attenta considerazione delle informazioni e dei sentimenti interiori. L'attuazione invece è il momento dell’azione diretta. Richiede un atteggiamento nuovo ed attivo. Questo è il tempo del leader. Questa persona deve intraprendere azioni chiare, al momento giusto, al fine di raggiungere gli obiettivi stabiliti. Quando questo non accade, la gente può sentirsi disorientata e scoraggiata.
La valutazione ha luogo dopo che sono già state attuate azioni significative e quando il gruppo può avere una chiara idea di ciò che sta avvenendo. Deve essere fatta al momento giusto. Il rischio potrebbe essere quello di farla troppo presto, quando ancora non è possibile giudicare gli effetti delle azioni intraprese. La valutazione considera gli obiettivi e le finalità stabiliti, ma anche obiettivi interiori come l'impegno, la speranza, la resistenza, la solidarietà, etc., per vedere se c'è una crescita anche in questi ambiti o no. In tal senso, è necessario valutare i dati che il gruppo può raccogliere. Ma anche in questo caso occorre esaminare più in profondità le mozioni interiori. La valutazione implica allora, ancora una volta, il discernimento, e dopo aver considerato i dati raccolti, può richiedere l'atmosfera del discernimento che consente di condividere le mozioni interiori personali.
STRUMENTI
Decisione finale
- Ciclo del potere
- Vita Morte Resurrezione:
- Indifferenza
Celebrare la decisione finale in modo da rafforzare la consolazione ricevuta, dato che si è udita la voce dello Spirito.
Comunicare in maniera adeguata alle diverse parti interessate (alle persone che hanno partecipato e a quelle che saranno coinvolte nell'attuazione) la decisione finale. Questa comunicazione dovrebbe includere non solo la decisione in quanto tale, ma le motivazioni che l’hanno determinata, e il modo in cui il gruppo ha proceduto.
Attuare
L'attuazione avrà un aspetto molto diverso a seconda dei diversi ambiti cui si riferirà.
Una chiara comunicazione della decisione presa, del modo in cui deve essere attuata e dei valori che si vogliono promuovere, dovrebbe essere fatta alle persone che saranno coinvolte nell'attuazione.
È sempre necessario un qualche tipo di accompagnamento e feedback di ciò che viene fatto.
- Piano di comunicazione:
- Piano delle risorse:
- Obiettivi SMART (Specifici, misurabili, disponibili, rilevanti, definiti in termini di tempo)
- Gestione del cambiamento
Valutare
Comporta due fasi: 1) raccogliere dati oggettivi concernenti i principali ambiti di attuazione, 2) dedicare tempo alla preghiera e alla conversazione spirituale in cui il gruppo condivide le mozioni percepite (consolazioni e desolazioni) su quanto è stato infine realizzato. Le due fasi sono importanti e possono portare a prendere nuove decisioni.
- Indicatori chiave di prestazione (KPI)
- Sondaggi
- Elenco equilibrato ed imparziale dei successi